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domenica 12 maggio 2013

Il film del giorno: Willow (1988) - come avere successo con un film su commissione

Locandina del film che richiama...indovinate cosa?

Trama (fonte Wikipedia):

Willow Ufgood è un contadino di un piccolo villaggio di Nelwyn (nani) che aspira a diventare uno stregone. Un giorno trova una bambina Daikini (cioè umana) che scopre poi chiamarsi Elora Danan, abbandonata sul fiume. La bimba è una principessa predestinata a sconfiggere la malvagia strega regina Bavmorda, che in precedenza aveva fatto uccidere la madre e la nutrice della bambina per scampare alla profezia. Willow, dal cuore buono, deve portare la bambina dal suo popolo ma incontrerà mille peripezie. Con l'aiuto del guerriero Madmartigan, di due folletti e dell'anziana strega Fin Raziel (intrappolata in forma animale) e più tardi anche da Sarsha (figlia di Bavmorda ma innamorata di Madmartigan), Willow affronterà e sconfiggerà la strega. In seguito alla caduta di Bavmorda, Elora Danan sarà cresciuta da Madmartigan e Sarsha, nuovi sovrani, e Willow, concluso il suo compito potrà tornare presso la sua gente e la sua famiglia.



Recensione:

Willow non ha certo necessità di essere presentato: penso che un pò tutti, dai trent'anni in su, abbiano visto almeno una volta questo capolavoro anni 80 marchiato a fuoco...George Lucas!
"Il film non è di Lucas, caro Antonio, ma bensì di Ron Howard?" potrebbero rispondere i cultori di cinema. Vorrei però ricordare, che ogni cosa che abbia il marchio "Lucas" è un prodotto di George Lucas, anche se la regia è di altri. 
"Willow" rappresenta perfettamente le idee "Lucas" su come si deve girare un film ed in particolare un "Lucas - film":
Ron Howard non è certo un regista di serie Z, anzi è ben conosciuto ed amato, basti solo pensare ad uno dei suoi ultimi capolavori "Frost/Nixon" che in veste di docu-fiction presenta l'incontro/scontro, tra due personaggi diversi ed in parte ambigui, che come due boxer, si affrontano a suon di domande e di risposte al fulmicotone, nel ring della televisione americana anni 70.
Negli anni 80, la carriera di Ron come regista, era appena iniziata: Tanti anni passati nei panni di Richie Cunningham, gli avevano portato molta notorietà, ma la sua vera natura era quella del regista e diciamo che l'appoggio di Lucas, che conobbe sul set di "American Graffiti", gli portò ancora più fortuna.
Il primo successo fù "Splash una sirena a Manhattan" che servì a Ron per prendere altri ingaggi, oltre a far conoscere al pubblico un futuro grande attore: Tom Hanks. 
Il secondo successo in chiave fantascentifica, fu "Cocoon", dove alcuni vecchietti immergendosi in una vasca piena di bozzoli alieni (che stranamente non uccidevano le persone o ne impossessavano i corpi!), ne uscivano rinvigoriti e con la forza fisica di ventenni.
Questo ultimo film, forse, fù di ispirazione a Lucas, il quale decise di contattare Ron e metterlo a capo del suo progetto.

Willow con la piccola Elora





Willow nelle sue abbondanti due ore, era un film pretensioso:

Prendere l'idea base del "Signore degli Anelli" che all'epoca era solo un libro e riadattarla per un pubblico eterogeneo.
L'idea di realizzare un film del "Signore degli Anelli" negli anni 80, era pura utopia: troppo costoso per le Majior e troppo difficile da realizzare per molti registi. Inoltre la tecnologia non era cosi all'avanguardia come oggi da poter consentire un impatto visivo decente e non rasentare il ridicolo.
Willow invece fece storia, per una trama semplice che in parte portava il messaggio del libro di Tolken: "Le persone che sembrano deboli sono invece quelle che possono salvarci dal male" e per l'inserimento del morphing una tecnica digitale, che fu da precursore all'attuale tecnologia usata anche nel "Signore degli Anelli" di Jackson.

"Mad"Martingan - un fantastico Val Kimmer

Queste furono le basi che Lucas usò per il film e la regia di Howard, anche se pilotata da Lucas stesso, ne decretarono il successo ancora adesso a distanza di trent'anni.

In fine vorrei ricordare che i Lucas - Film hanno sempre qualcosa in comune anche se non girati da Lucas stesso ed infatti anche Willow non è esente da alcune citazioni "Lucassiane":

- I tanto amati/odiati cambi sequenza "a persiana" tipici di Star Wars, sono presenti anche in questo film.
- La vita del villaggio dei  Nelwyn ricorda la vita degli Ewok (e non ha caso Warwiick Davis che interpreta Willow era anche uno degli Ewok!).
- La scena dell'inseguimento sulla carrozza trainata dai cavalli, ricorda la sequenza di "indiana Jones e L'ultima Corciata" con medesimo suono di pugni sferrati ai nemici di turno.

Potrei continuare ma è solo per dare un idea del contagio di Lucas in ogni sua pellicola.

In conclusione:

 Willow è un capolavoro, ma è figlio di varie contaminazioni: da quelle "alla Lucas" ad altre prese da vari media: da un libro o anche un brano di musica classica (e su questo punto ritorno dopo). L'importante, che tali contaminazioni, sono state amalgamate bene e non abbiano fatto l'effetto "Oblivion" (vedere articolo). Consigliato a tutta la famiglia.

Voto: 7

Ultime considerazioni:

Jackson non avrebbe mai potuto realizzare il "Signore degli Anelli" se non avesse visto Willow, perchè?
Perchè i paesaggi usati per Willow sono quelli della Nuova Zelanda...e dove è stato girato Il signore degli Anelli? 

Ultima contaminazione (Su segnalazione della mia ragazza):

Colonna sonora di Willow:



Schumann, Renana:



Trovate le differenze.

Great Scott a tutti!

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